Fibromialgia: percorso nutrizionale integrato

La FIBROMIALGIA è una malattia cronica caratterizzata da alcuni sintomi caratteristici:
- Dolore cronico, diffuso, descritto come bruciante, pungente, tirante, pruriginoso, compressivo, tensivo muscolare che varia in relazione ai momenti della giornata, ai livelli di attività, alle condizioni atmosferiche, allo stress, ai ritmi del sonno.
- Affaticamento è presente nel 90 dei casi con ridotta resistenza alla fatica anche per sforzi minimi
- Disturbi del sonno frequenti risvegli notturni e sonno non ristoratore, con conseguente facile affaticabilità e sensazione di non aver riposato affatto
- Disturbi cognitivi fibro fog sono presenti nella maggioranza dei pazienti, riguardano la difficoltà a concentrarsi sul lavoro o sullo studio, la perdita di memoria a breve termine.
- Nella fibromialgia l’alterazione della modulazione del dolore sarebbe dovuta allo squilibrio dei neurotrasmettitori che intervengono nel controllo sovraspinale della nocicezione in particolare sarebbero presenti una diminuita attività dei neurotrasmettitori inibitori (noradrenalina ecc e un’aumentata attività di quelli eccitatori (sostanza P, glutammato e altri amminoacidi). Uno dei neurotrasmettitori maggiormente coinvolti nella FM sembra essere la serotonina, la quale, oltre a modulare la sensibilità al dolore, interviene nella regolazione del sonno nonREM e nei meccanismi che controllano il tono dell’umore
- Problematiche intestinali il 70 dei pazienti che presentano diagnosi di colon irritabile e/o SIBO sono poi classificabili come fibromialgici e viceversa
RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NELLA FIBROMIALGIA:
- ridurre l’infiammazione a basso grado eliminando gli alimenti che ne sono causa
- contrastare sovrappeso e obesità strettamente correlati con il peggioramento dei sintomi
- migliorare la disbiosi intestinale/SIBO
- aumentare i livelli di serotonina
- ridurre i livelli di neurotrasmettitori eccitotossici
PERCORSO FIBROMIALGIA, COSA COMPRENDE?
PRIMA VISITA CON ELABORAZIONE DEL PIANO ALIMENTARE PERSONALIZZATO E VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA (BIA)
DURATA: 60 minuti circa
COSTO: 150,00 €
COSA OCCORRE PORTARE CON SE: referto dell’ultima visita reumatologica ed esami ematici non più vecchi di un anno
CONTROLLI COMPRENSIVI DI BIA
DURATA: 30 minuti circa
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A UN MESE DALL’INIZIO DELLA DIETA - COSTO: 40,00 €
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A TRE MESI DALL’INIZIO DELLA DIETA - COSTO: 40,00 €
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A SEI MESI DALL’INIZIO CON AGGIORNAMENTO DIETA - COSTO: 75,00 €
ATTIVITà COMPLEMENTARI CONSIGLIATE
(non sono obbligatorie, andranno valutate con il paziente e concordate con i singoli professionisti).
La fibromialgia è una malattia cronica complessa e proprio questa complessità rende assolutamente necessaria una presa in carico interdisciplinare, da parte di équipe composte da differenti figure professionali che collaborino in modo da affrontare tutti gli aspetti legati alla patologia. Il ruolo primario è quello del reumatologo che deve fare diagnosi e valutare la necessità di un trattamento farmacologico. Ci sono poi altri professionisti che con modalità di approccio diverse dettate dalle proprie specializzazioni, concorrono a guidare la pianificazione del più adeguato trattamento terapeutico.
DOTT.SSA SUSANNA PATERLINI PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA cell: 347 6303645 s.paterlini7926@gmail.com
La ricerca ha evidenziato l’efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale nel contribuire a migliorare molti aspetti connessi a questa patologia, come ad esempio, il dolore cronico. Anche l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), un approccio complesso ma ben strutturato può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Infine la Mindfulness si rivela particolarmente utile poiché consente di separare la risposta affettiva al dolore dalle ruminazioni sul dolore stesso e dal conseguente sviluppo di sintomi depressivi.
DOTT.SSA CHIARA SUPERBI OSTEOPATA FISIOTERAPISTA cell: 340 5686681 chiara.sup@hotmail.it
Il trattamento consiste in un approccio manuale sia dei tender points (punti dolenti alla digitopressione) tipici della malattia, sia di importanti stazioni di riequilibrio globale come il diaframma, il sacro e l'osso occipitale al fine di avere un'azione nel mirata alla sintomatologia contingente e alla mitigazione delle riacutizzazioni. Inoltre l’osteopatia viscerale si rivela fondamentale nel trattamento della SIBO (sovracrescita batterica del tenue) spesso presente e correlata alla fibromialgia.
DOTT. LEONARDO CASTELLANI PERSONAL TRAINER cell: 327 1667227 leonardo.castellani90@gmail.com www.leonardocastellani.it
Secondo le indicazioni internazionali il trattamento di prima scelta nella gestione iniziale della fibromialgia è rappresentato dall’attività fisica, di documentata efficacia nel miglioramento della sintomatologia. Ovviamente per non peggiorare la condizione l’attività fisica deve essere prescritta e valutata da un professionista.