“Il primo gradino nella stesura di un valido programma di controllo del peso è la conoscenza oggettiva della Composizione Corporea” F.I. Katch - W.D. Ardle

La stima della composizione corporea può essere ottenuta attraverso delle semplici misure antropometriche. Calcolando ad esempio il rapporto tra peso e altezza si ottiene il BMI (Body Mass Index) o IMC (Indice di Massa corporea) considerato un buon indicatore della quota di grasso corporeo. Lo svantaggio di questo indice è la non applicabilità in alcuni gruppi di soggetti come gli atleti o le donne in gravidanza, dove la massa grassa risulterebbe sovrastimata, i soggetti disidratati nei quali risulterebbe sottostimata e nelle popolazioni pediatriche.

Fanno parte dei rilievi antropometrici anche la misura delle circonferenze che permette una valutazione della quota e della distribuzione della massa grassa. La circonferenza vita in particolare è strettamente correlata con il grasso viscerale ed un aumento è associato all'aumento del rischio di malattie cardio-vascolari e metaboliche. I valori normali della circonferenza vita sono: per l'uomo inferiore a 102 cm e per la donna inferiore a 88 cm.
La plicometria infine consente la misurazione del tessuto adiposo sottocutaneo in determinati punti. Lo strumento utilizzato è il plicometro (calibro a molla che applica una pressione sulla cute).

Ma perché è così importante capire quanto grasso c’è?
1) Il fabbisogno energetico dipende in gran parte dalla massa magra, non da quella grassa. Quindi per elaborare un piano dietetico "su misura" è necessario valutare a quanto ammonta il fabbisogno energetico giornaliero indivuiduale.
2) Esiste una relazione tra obesità / magrezza e rischio di malattia.
3) In un atleta, la massa grassa è generalmente inutile per la performance, se non dannosa.

Tra i metodi più utilizzati per valutare la composizione corporea ricordiamo infine la bioimpedenziometria (BIA). La metodica non è invasiva, è molto semplice ed indolore. Consiste nel far passare attraverso il corpo del soggetto una corrente alternata a bassa intensità misurando i dati relativi alla resistenza che i tessuti oppongono al passaggio di suddetta corrente.
Con la BIA è possibile ottenere i valori di:
Acqua Corporea Totale
Acqua Extracellulare
Acqua Intracellulare
Massa Magra
Massa Grassa
Rapporto Massa Magra/Grassa
Massa Metabolicamente Attiva
Metabolismo Basale
La Bioimpedenziometria è utile al Nutrizionista perchè gli consente di differenziare nel corso di un dimagrimento da restrizione calorica la perdita di massa magra da quella di massa grassa.

Per quanto concerne obesità e soprappeso, la Bioimpedenziometria è fondamentale per indirizzare il regime dietetico in quanto:
-Permette di valutare quanto grasso c'è nel corpo prima di iniziare la terapia.
-Permette di calcolare il metabolismo basale e quindi di personalizzare la dieta.
-Permette di escludere o valutare l'entità di eventuali stati di ritenzione idrica.
-Permette di dimostrare che il regime dietetico stia realmente facendo perdere tessuto adiposo, e non altri tessuti più importanti.
In campo sportivo, infine, la BIA risulta particolarmente utile in quanto permette di impostare ed ottimizzazione i programmi di allenamento tramite il controllo dello stato di idratazione e delle modificazioni della massa muscolare e della massa grassa a livello amatoriale ed agonistico.

Prima dell'esame è importante:
non assumere cibo da almeno due ore
non aver svolto attività fisica importante nelle ultime 12 ore
aver svuotato la vescica da non più di 30 minuti
per le donne in età fertile: non essere nel periodo mestruale.